mercoledì 25 febbraio 2009

La rabbia e l’orgoglio di Viali: Cremo, ricorda di essere grande

Il difensore grigiorosso carica l’ambiente: “Non basta essere arrabbiati la domenica dopo il 90’.Dovremmo esserlo già il martedì, perché l’obiettivo d’inizio stagione è una nostra responsabilità”.
Arrabbiati sì, ma non soltanto la domenica quando, dopo il fischio finale, dalle gradinate piovono i fischi per un’altra gara finita senza gloria. E’ questo in sintesi il pensiero di William Viali che della gara di domenica contro il Lecco porta ancora un livido sul naso e la delusione per com’è andata.
“C’è di buono che non abbiamo concesso nulla agli avversari, ma quello che balza subito all’occhio è il risultato non certo positivo. Se poi vogliamo essere più pignoli dobbiamo analizzare la prestazione nel suo insieme. E non possiamo
negare che non è stata quella che ci aspettavamo”.
Cosa non ha funzionato?
“Credo che prima di tutto ci siano i meriti del Lecco. Ha giocato per limitarci portando pressione molto alta e togliendoci gli sbocchi in profondità”. E la manovra grigiorossa s’è infranta. “Ci hanno messo in difficoltà, però per fare quel tipo di pressing ci vuole grande freschezza atletica e infatti nel secondo tempo ci è riuscita qualche verticalizzazione in più”.
Domenica si va a Busto, nella tana della capolista, poi, una dopo l’altra arriveranno le sfide con tutte (a parte la Spal) le prime della classe, che certo imposteranno il gioco in maniera ben diversa rispetto a Lecco o Portogruaro. “Tatticamente cambia molto l’atteggiamento degli avversari di alta classifica. Lo noti subito: ti trovi di fronte squadre che hanno una filosofia di gioco e cercano di
imporla e paradossalmente diventa più facile trovare una fluidità di gioco”.
E chissà che proprio da questi scontri non emerga la vera Cremo che stiamo ancora aspettando. Tu stesso domenica, nel dopogara hai detto che questa squadra deve ancora trovare la sua identità, decidere cosa vuole da questa stagione.
“La classifica è lo specchio della nostra stagione. Ma è un campionato veramente strano. Dietro di noi ci sono formazioni decisamente più toste rispetto all’anno scorso e spesso tolgono punti alle prime. C’è grande equilibrio e non vedo la spaccatura che c’era l’anno scorso. Direi che è curioso anche il fatto che squadre che faticano a fare punti siano ancora ad una sola vittoria dagli obiettivi che contano”.
Come la Cremo. Ma qual è l’obiettivo grigiorosso?
“Questa squadra è stata costruita con uno scopo dichiarato. E’ giusto prendersi
la responsabilità di confermare gli intenti iniziali, ma sempre con l’intelligenza
di badare al sodo e dunque considerare anche i rischi. Purtroppo il calcio di luglio spesso cambia molto durante la stagione”.
Ed è questo che indispettisce il popolo grigiorosso. Domenica, dopo il brutto passo falso di Portogruaro, lo Zini si aspettava quella reazione di rabbia che chiedeva in settimana anche Mondonico.
“Il mister ha ragione. E’ normale che i risultati negativi e le critiche ci facciano arrabbiare. Ma non basta incazzarsi solo la domenica dopo il 90’. La rabbia va coltivata: oggi (ieri, ndr) dovremmo ripresentarci al campo con la stessa rabbia del dopo gara”.
E domenica, in casa della capolista, gli stimoli non dovrebbero mancare
Fonte:La Cronaca

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